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GRAN PREMIO DI BARI, LA FESTA DEI MOTORI

(20/5/2013) – Le foto parlano da sole e raccontano, per questa terza edizione della rievocazione del Gran Premio di Bari 2013,  gara di regolarità titolata ASI, l’ennesimo bagno di folla che ha accompagnato le sgasate e le brucianti accelerazioni delle 54 meravigliose auto storiche protagoniste. Per la cronaca, la vittoria è andata all’equipaggio Giansante – Toro su Ermini 1100 Sport del 1946, seguiti da Fausto Bardelli su Siata Gran Sport del 1937 e da Giuseppe Fasciolo su Fiat Ortolani del 1949. La classifica dei primi dieci prosegue con, nell’ordine: Luciano Rupolo (Mardal 750 Sport del 1951), La penna – Onori (Siata 500 Sport del 1937), Paolo Saporetti (Fiat 8 V del 1952), Biondetti – Bini (Fiat ES Pininfarina del 1949),  Antonio Rossi (Elva MK 1B del 1955), Francesco D. D’Agostino (Stanguellini Sport del 1949) e Tonino Camilli (Fiat Ala d’Oro del 1947). (In continua a leggere le foto di altre regine del paddock)

I vincitori: Giansante – Toro (foto Flavia D’Alessandro – viaflavia77@yahoo.it)
(foto Flavia D’Alessandro)
(foto Flavia D’Alessandro)

La Bandini F. Junior guidata da Michele Orsi Bandini

La Maserati 200S con cui Cesare Perdisa vinse nel 1956

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LA MARATONA DEI RISPARMIOSI. Alla 25 Ore di Magione è prima la Fiat 500 1.3 Multijet ufficiale Continental

(20/5/2013)La 25 ORE di Magione Energy Saving Race Circuit and Road, gara di durata e consumo per auto di serie, organizzata da AMUB Magione s.p.a. e Automobile Club Perugia, ha emesso il suo verdetto. Prendendo il via dall’Autodromo dell’Umbria e arrivando nel centro storico di Perugia, i concorrenti in lizza per fregiarsi del titolo di vettura più ecocompatibile tra un lotto di auto a benzina, diesel, bifuel, ibride, elettriche hanno percorso le prime 12 ore di gara sulle panoramiche strade che costeggiano il lago Trasimeno e le restanti 13, nella tradizionale ed impegnativa full-immersion notturna all’interno dell’Autodromo dell’Umbria. Una prima tappa costituita da un percorso stradale in montagna da ripetersi otto volte per un totale di quasi 450 chilometri, seguita da una lunga notte tutta in pista di altri 640 chilometri. Dopo 25 ore passate a centellinare il carburante e ad accarezzare l’acceleratore per cavarne prestazioni velocistiche senza infierire sul contenuto del serbatoio o sull’energia delle batterie, la lancetta dei serbatoi ha premiato la Fiat 500 1.3 Mjet ufficiale di Continental. La vettura ha segnato una prestazione media in termini di percorrenza chilometrica di 31,83 km con un solo litro di carburante, un vero record, il tutto ad una velocità media di quasi 55 km/h, rilevata fifty-fifty sul massacrante percorso saliscendi montano e sull’uniforme superficie dell’autodromo Borzacchini. Il merito? Da un lato la bravura e la preparazione dell’equipaggio, costituito da Alberto Bergamaschi, uomo di comunicazione di Continental nonché esperto pilota già vincitore dell’edizione 2008 della 25 Ore, e dagli ingegneri e tecnici della Sperimentazione di Fiat Auto Giancarlo Coia, Nicola Montecchio, Alberto Galante, Filippo Fiora e Marco Leonardo; dall’altro l’elasticità e la versatilità della motorizzazione multijet 1.3 diesel della Fiat 500; dall’altro ancora la qualità e le eccellenti prestazioni dei pneumatici Continental montati sulla vettura. Il successo della casa di Hannover è stato completato dal secondo posto assoluto della Peugeot 208 Diesel dell’equipaggio dei giornalisti di Panoramauto/ACI Mondadori, anch’essa equipaggiata con i ContiEcoContact 5, che ad una velocità media di 54,49 km/h hanno percorso 29,85 chilometri con un litro di gasolio, con un valore di emissioni di CO2 di 93,00 Kg/litro. Alberto Bergamaschi, capoteam dell’equipaggio Continental. “Il fatto che all’alba, verso fine gara, sia venuto pure a piovere abbondantemente ci ha offerto la possibilità di dimostrare che un pneumatico a bassissima resistenza al rotolamento, se ben progettato, riesce a garantire eccellenti performances di tenuta di strada e di frenata anche sul terreno bagnato. Le varie classifiche hanno determinato la migliore prestazione energetica risultante dall’applicazione della formula matematica A x B x C : D dove i fattori sono: A) peso vettura – B) velocità media tenuta durante la gara – C) consumi in chilometri litro – D) energia kilowatt espressa dal carburante consumato. Gli equipaggi saranno composti da un minimo di 2 ad un massimo di 6 conduttori che potranno gestire autonomamente i cambi pilota ed i rifornimenti.

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ANNIVERSARY / 20 MAGGIO 1973. LA MORTE DI RENZO PASOLINI E JARNO SAARINEN


(18/5/2013) – 20 maggio 1973: sono passati quarant’anni dalla morte in pista, a Monza, di Renzo Pasolini e Jarno Saarinen,due grandi e amati campioni del motociclismo. Era in corso il Gran Premio delle Nazioni, classe 250 – nella quale il finlandese si era laureato campione del mondo l’anno prima e a Monza, su Yamaha,  partiva in pole (Pasolini secondo) – quando si è consumò la tragedia. Al Curvone, ad altissima velocità, al primo giro, la Aermacchi HD (Harley Davidson) di Pasolini scivolò (una chiazza d’olio? problema meccanico?) andando a sbattere violentemente contro le allora ravvicinatissime protezioni che non gli lasciarono scampo. 

La sua moto impazzita rimbalzò andando a colpire Saarinen che ebbe appena il tempo di rendersi conto di quel che stava per accadergli e fu poi investito da altri centauri – ne rimasero coinvolti in 12 – riportando ferite mortali. Pasolini, riminese, aveva 35 anni; Saarinen solo 27.



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A IMOLA APPUNTAMENTO DOC CON L’ELMS

(17/5/2013) – Per tutti gli appassionati da segnalare l’appuntamento doc, al via già da oggi, all’Autodromo di Imola: è di scena la seconda prova  dell’European Le Mans Series,  unica tappa italiana del campionato. Alla 3 Orestart domani alle 16 – sono iscritte 28 vetture appartenenti alle quattro categorie, LMP2 in primis. Nella gara inaugurale di Silverstone la vittoria è andata all’equipaggio del team Jota Sport, composto da Simon Dolan e Oliver Turvey, al volante di una Zytek Z11SN – Nissan. Sul circuito del Santerno, di nuovo in pista a battagliare  vetture come Oreca, Zytek, Lola, Alpine e Morgan e piloti di primo piano. Detto di Brandon Hartley su Oreca Nissan 03 e di Nelson Panciatici su Alpine-Nissan, gioca in casa il team AF Corse che schiera su Ferrari 458 un equipaggio francese composto da Yannick Mallegol e Jean-Marc Bachelier, e uno italiano, con i ben noti Piergiuseppe Perazzini e Marco Cioci. Ma attenzione ad Andrea Bertolini anche lui su Ferrari 458 ma del JMW Motorsport che corre in coppia con lo svizzero Camathiel. Storico connubio di Roda con la Porsche, la 911 GT3 RSR del team Proton Competition. Sempre l’AF corse sugli scudi nella GTC con la Ferrari F458 Italia GT3 affidata  ad Andrea Rizzoli, Stefano Gai e Lorenzo Casé. Vecchia conoscenza in pista è Maurizio Mediani. Un week end duqnue tutto da vivere arricchito dalla gara del Campionato Francese GT (in pista Porsche 911 GT3, BMW Z4, McLaren MP/4, Ferrari 458 Italia, Audi R8 LM, Nissan GT-R),  la Peugeot RCZ Racing Cup, e le categorie storiche, con la XL Formula (GP2, F3000, F1 ’92 Benetton, Indy Car) e infine la F3 Classic, con ben 39 piloti iscritti e vetture di F3 che hanno fatto la storia delle competizioni. Il prezzo del biglietto paddock è di 10 euro per ognuna delle tre giornate, con la possibilità di acquistare un biglietto abbonamento valido per i tre giorni al costo di 15 euro. L’accesso alle tribune è gratis, con possibilità di assistere alla 3 Ore di Imola dalla Tribuna Centrale e da quella situata alla Curva delle Acque Minerali.

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GRAN PREMIO DI BARI, CI SIAMO. Il programma del week end


(17/5/2013) – Ci siamo: il Gran Premio di Bari 2013 prende ufficialmente il via già da stasera con il posizionamento in Piazza Libertà delle 54 vetture protagoniste della terza edizione della rievocazione storica e ora gara di regolarità organizzata dall’Old Cars Club. Ci sarà anche l’unico esemplare di Formula Junior Bandini a ruote indipendenti utilizzata personalmente da “Ilario Bandini” sul circuito di Cesenatico nel 1961 e attualmente esposta nel Museo Bandini di Forlì. Ma in gara ci saranno tanti altri gioielli: F.1, F.2, Ferrari, Alfa Romeo, Taraschi, Maserati (è della casa del tridente la più datata: 1929), Monachi, Apache, Stanguellini e Lancia. Tra gli “eredi” di leggendari piloti del passato sarà a Bari anche il nipote di Clemente Biondetti che fu vincitore di un Gp di Bari. Il vagone storico restaurato (risale al 1913) delle Ferrovie Appulo Lucane posizionato davanti alla Prefettura ospita da oggi alle 14.00 una mostra di fotografie e cimeli del GP che fu. Domani, sabato 18 maggio, un gustoso prologo: alle 20.00 le macchine partiranno dal paddock di Piazza Libertà per effettuare una sfilata fino a Pane e Pomodoro e ritorno. Sei vetture si fermeranno in Piazza Diaz (Largo Giannelli) ad impreziosire il concerto di Simona Molinari ne “La Felicità in Tour”. La cantante protagonista quest’anno a Sanremo è la madrina dell’edizione 2013 e domenica prenderà posto (pilota, copilota?) su una vettura in gara. Il clou, ovviamente domenica 19 maggio: a partire dalle ore 9.00 tre manches da 4’20” e sei giri ciascuno lungo il tracciato che gira intorno al Borgo antico con partenza e arrivo in Corso Vittorio Emanuele.Per gli spettatori, si rende noto che funzionerà una navetta dal park and Ride “Ferrovia” del Lungomare Fiera in prossimità di Via Brigata Regina. Termine gara intorno alle 13 e premiazione alle 14.00 nel Salone Consiliare della Provincia.
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HONDA SU HONDA. Torna in F1 ma è già in Indycar con un turbo V6 2200cc

Takanobu Ito AD e Presidente Honda Motor
(16/5/2013) – Per la Formula 1 (e per la Mc Laren in particolare) lannunciato ritorno dal 2015 della Honda in qualità di motorista è un bel colpo. Le grandi Case tornano a riconsiderare la presenza nella massima formula – ricordata la fuga precipitosa della stessa Honda, Bmw, Toyota – e già girano voci analoghe che riguardano la Toyota. Lenuove regole, in vigore dallanno prossimo, stanno smuovendo le acque. Se poi anche la gestione degli pneumatici verrà resa meno caotica arriveranno sicuramente altri annunci, anche più clamorosi di questo. Takanobu Ito, amministratore delegato e presidente della Honda Motor, è stato chiaro: “La Honda ha una lunga storia legata all’avanzamento tecnologico ed i nuovi regolamenti della Formula 1, con il loro focus sulle tecnologie verdi, ci permetterà di fare degli importanti passi avanti da questo punto di vista e questo è stato fondamentale per convincerci a partecipare“.Poi un “monito” che deve cominciare a far preoccupare i concorrenti: “Segneremo un nuovo inizio della nostra storia in Formula 1”. La tecnologia motoristica Honda non si discute (anche sulle vetture di serie) e anzi i fans avrebbero voluto uno sbarco immediato nel Circus, già dall’anno prossimo. Tenuto presente, tra l’altro, che Honda è presente nella IndyCar proprio con un motore turbo (l’altro fornitore di propulsori nella categoria è la Chevrolet) che però è 2200 di cilindrata, mentre in F.1 sarà un 1600 cc. Per il 2013 è il V6 denominato HI3RT, iniezione diretta
Il motore Honda turbo V6 utilizzato in Indycar
Honda sottolinea orgogliosamente di aver conseguito nel 2012 quattro vittorie e la nona consecutiva alla 500 Miglia di Indianapolis. Insomma: tremate, tremate sono tornati quelli della Honda! Ecco di seguito le interessanti caratteristiche tecniche del motore turbo per la Indycar:

Honda HI13RT Specifiche
Tipo di motore
Sovralimentato, a iniezione, in lega di alluminio V-6
Displacement
2,2 litri (134,25 pollici cubi)
Valvetrain
Camme in testa doppia, quattro valvole per cilindro
Albero a gomiti
Lega di acciaio, quattro tappi principali dei cuscinetti
Pistoni
In lega di alluminio forgiato
Bielle
Lega di acciaio tornito
Gestione del motore
McLaren Electronics Engine Control Unit (ECU), Honda iniezione unità del driver di controllo, drive-by-wire (DBW) controllo elettronico della farfalla
Sistema di iniezione
Elettronica iniezione diretta e indiretta combinata
Lubrificazione
Sistema a carter secco, con pressione e pompe di recupero a più stadi, con un serbatoio dell’olio montato frontalmente
Raffreddamento
Singola pompa meccanica alimentare un sistema di raffreddamento a lato singolo
Trasmissione
Sei marce sequenziale, paddle-azionato, con una frizione manuale
Carburante
IZOD IndyCar ® Series-mandato E85 gara
Carico
Circa 250 libbre (112,5 kg.), Serie su mandato del peso minimo

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SCELTE SHELL

(16/5/2013) – Vi sottopongo due decisioni della Shell che, a suo modo, affronta la crisi che comporta uninevitabile contrazione dei consumi. In Italia, la compagnia petrolifera anglo-olandese sta valutando la cessione della rete distributori di benzina (sono 870) ma non solo. Il ragionamento comprende anche i punti rifornimento negli aeroporti. La potenziale cessione – viene precisato – è in linea con la strategia Shell volta a concentrare le attività globali del business downstream dove queste possono essere più competitive. Poi un più tranquillizzante: L’Italia continua ad essere un Paese importante per Shell”. In Germania ha invece ha cominciato a far pagare – in 100 delle sue 2200 stazioni di servizio – il gonfiaggio delle gomme, dicono per evitare il furto delle relative apparecchiature. Mah! Un euro, il servizio. Questa estate si deciderà se estendere il provvedimento a tutta la rete ma l’Adac, l’Automobil Club tedesco, storce il naso: cè il rischio che si viaggi con gli pneumatici sgonfi per risparmiare anche quelleuro… (prepariamoci in Italia).
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DUCATI, A LE MANS OCCORRE CAMBIARE PASSO. I responsi dei test di Jerez e al Mugello


(15/5/2013)La Ducati fa rotta verso Le Mans. Dovizioso lo ritiene un circuito favorevole alla Ducati e a lui. Certo, si era detto che il 2013 sarebbe stato un anno di transizione ma il piatto piange davvero: il romagnolo e Haydenfinora non sono stati mai protagonisti, costretti, abbastanza mogi, ad assistere da lontano alle spettacolari acrobazie di Marquez, Pedrosa e Lorenzo. Ma vediamo come il team ha preparato il prosieguo del campionato. Dopo Jerez, i test ufficiali IRTA sullo stesso circuito hanno fornito ai due titolari l’occasione per provare la Desmosedici GP13 “laboratorio” che il collaudatore Pirro – in Francia sarà ancora della partita visto il perdurare dei guai che affliggono Spiess – aveva per la prima volta svezzato in gara. “Abbiamo potuto fare il confronto con la mia moto abituale- ha rilevato Dovizioso –  e il tempo sul giro non è stato affatto male. Inoltre il problema d’inserimento è un po’ migliorato, soprattutto nelle curve veloci. Questo è il primo cambiamento vero di quest’anno e, anche se non è grande come speravo, va nella direzione giusta“. Buone sensazioni anche per il “ragazzo del Kentucky: “Lo sviluppo sta procedendo nella direzione giusta. L’inserimento in curva è più facile, e questo aiuta anche a migliorare la percorrenza. Spero che i dati raccolti oggi siano utili per continuare a migliorare la nostra moto“. Parola infine al Direttore Generale Ducati Corse, Bernhard Gobmeier: 


Rispetto alla GP13 del Ducati Team, questa moto ha un telaio diverso ed alcune altre modifiche tese a migliorare l’erogazione del motore, oltre a qualche aggiornamento dell’elettronica. Questo è solo un primo passo nel nostro programma di sviluppo, ma ci ha confermato che il lavoro svolto finora è andato nella direzione giusta. I tempi segnati da entrambi i piloti sono stati abbastanza buoni, e l’inserimento e la percorrenza in curva sono migliorati. Ora andiamo al Mugello, dove Michele Pirro e Franco Battaini proveranno altri aggiornamenti, mentre Andrea e Nicky si concentreranno sul lavoro di set-up delle loro GP13 per preparare la gara di giugno“. Dopo Jerez, il lavoro sul setup della Desmosedici GP13 è continuato al Mugello (Franco Battaini ha continuato lo sviluppo della versione “laboratorio” ) ed anche qui responsi comunque utili in vista della gara di casa che per la Ducati probabilmente segnerà una sorta di spartiacque stagionale. Dovi: “Dobbiamo migliorare come passo, anche se è difficile parlare di tempo perché non avevamo riferimenti. Io penso che questa pista si adatti meglio alle caratteristiche della Ducati“. Hayden: “Abbiamo potuto lavorare sul telaio e sulle geometrie, le soluzioni che volevamo provare alle prime tre gare, oltre a qualche modifica al pacchetto elettronico”. Parola finale a Michele Pirro: Sono stati due giorni di test utili in vista del Gran Premio di Le Mans, ma soprattutto per quello successivo che si svolgerà qui al Mugello. Grazie alle condizioni meteo favorevoli abbiamo avuto alcune risposte interessanti sul comportamento della moto”. Domenica Le Mans.

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1000 MIGLIA 2013, CI SONO COULTHARD E WENDLINGER (e un premio Oscar)

(15/5/2013) – Parte domani (stasera cena di gala), come sempre da Brescia, la 31^ edizione della Mille Miglia storica. Attraverserà 198 comuni – venerdì 17 maggio a Roma con ingresso in città dalla via Flaminia nuova, controllo orario in viale Tor di Quinto e sfilata davanti Castel Sant’Angelo – e dopo 1600 km, domenica 19 maggio, si concluderà di nuovo nella città lombarda con i festeggiamenti e le premiazioni. L’accurata selezione porta quest’anno al via 410 splendide vetture, per un totale di 31 paesi rappresentati (Italia in primis con 136 conducenti, seguita da tedeschi, inglesi, svizzeri e americani). Le marche più rappresentate sono Mercedes e Alfa Romeo con 35 auto, seguite da Fiat con 26, Lancia con 25, Ferrari con 24, Aston Martin, Jaguar e Porsche con 20 vetture ciascuno, Bugatti con 17, Maserati 16 e Bmw 15. Ma come sempre la rievocazione riserva pagine di glamour e anche quest’anno non mancano protagonisti ben noti provenienti da vari mondi. Ci sono ex piloti di F.1 come David Coulthard e Karl Wendlinger schierati dalla Mercedes e Hans-Joachim Stuck con una Porsche; il golfista Colin Montgomerie con l’ex rallysta Christian Geistdoerfersi cimenteranno invece sotto le insegne della Bmw. Un colpaccio dell’organizzazione è  il tre volte premio oscar Daniel Day Lewis (l’Abramo Lincoln) che sarà copilota su una Jaguar del 1953.  La Ferrari rende un simbolico omaggio alla storica corsa che tanto ha contribuito al consolidamento della sua leggendaria storia e la prima auto della manifestazione sarà preceduta un’ora e mezzo prima dell’arrivo nelle varie località dalle 75 Ferrari del Ferrari Tribute. Nella notte dell’arrivo della Mille Miglia 2012, un forte terremoto colpì la parte sudorientale della Pianura Padana. Fu immediatamente deciso che l’edizione 2013 avrebbe reso omaggio a quelle terre e alle persone, così vicine al percorso e alla storia della gara, che erano state colpite. Per questo la testimonial sarà Jessica Rossi, emiliana che ben conosce gli effetti del terremoto, vincitrice dell’oro al tiro al piattello alle Olimpiadi di Londra.



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PIRELLI, DAL CANADA SI CAMBIA. Inascoltato Bouillier


(14/5/2013) – Come era prevedibile, il dopo Barcellona è stato per la Pirelli alquanto traumatico. Troppi pit-stop, troppi dechappamenti, troppo repentino degrado e soprattutto troppe critiche: da Lauda al notoriamente parco Mateschiz fino, da “pesante” ultimo, al boss Ecclestone. E allora? Allora si cambia: dal GP del Canada, ad inizio giugno, la Pirelliha annunciato la novità che poi significa un passo indietro, quello che il team principal della Lotus Bouillier bollava fino a ieri come ingiusto a campionato in corso (e la ferrari che dice?). Al direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery, la spiegazione: “Il nostro obiettivo è offrire ai team nuovi pneumatici che presentino le caratteristiche di stabilità del range 2012 e le prestazioni del 2013. E’ tradizione Pirelli apportare, in maniera rapida, miglioramenti ai nostri prodotti, quando necessario. In questo caso abbiamo deciso di introdurre una ulteriore evoluzione dei nostri P Zero poichè i quattro pit-stop in Spagna sono stati eccessivi. Un tale numero di soste si è verificato soltanto una volta, dal nostro rientro in F.1 nel 2011. Nel dettaglio, i cambiamenti che apporteremo comporteranno un minore stress alle mescole, con l’effetto di ridurre il consumo e il numero delle soste. I test invernali sono stati insufficienti a raccogliere i dati necessari per uno sviluppo soddisfacente del range 2013, con la conseguenza di aver progettato delle coperture troppo orientate alla prestazione“. In queste parole, tutte le contraddizioni della Formula 1 2013 che cercava maggiore spettacolo affidandolo alla strategie-gomme e che invece deve rivedere le proprie convinzioni: “Val la pena sottolineare che i test invernali – mette qualche puntino sulle i Hembery – come sono attualmente pensati, non permettono di provare gli pneumatici nelle stesse condizioni di gara, soprattutto a causa delle basse temperature. Inoltre, il numero di tali test è eccessivamente limitato. Anche i team stanno chiedendo di avere test più lunghi e in luoghi più adatti. Tali limitazioni ci hanno costretto a uno sviluppo delle gomme 2013 sulla base di simulazioni che, per quanto accurate, sono state comunque insufficienti, soprattutto a causa dell’aumentata velocità delle vetture di quest’anno, fino a 3 secondi al giro“. Si interverrà anche sulle delaminazioniche tanto hanno preoccupato i piloti: “Causate dai detriti in pista, lavoreremo per eliminarle garantendo ai piloti la stessa sicurezza offerta dagli pneumatici attuali. Il fenomeno non mette a rischio la sicurezza delle vetture, ma anzi assicura ai piloti la possibilità di completare il giro e rientrare in modo sicuro ai box per il cambio della copertura danneggiata. La delaminazione, infatti, consiste nella perdita del battistrada, ma non comporta un danneggiamento della struttura della gomma“.