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CECCON, L’ITALIA S’E’ DESTA

(30/5/2013)Kevin Ceccon: gli avevamo già dedicato un post e dopo lo splendido week end di Montecarlo ne merita un altro. Perchè è bravo, è italiano, è giovane (nemmeno 20 anni!), ha già vinto (campione Auto Gp 2011 e Under 21), ed è maturo per affrontare qualsiasi sfida sulle quattro ruote. La F1 l’ha già assaggiata in un rookie test con la Toro Rosso, andato molto bene. Ma, come spesso avviene, tutto questo non basta. Occorrono risultati, costanti, e occorre un generoso “mentore”. Per ora il bergamasco gode della stima di Maurizio Salvadori, team principal della Trident, e si fa notare nell’anticamera della massima formula. Secondo in Gara 1 domenica scorsa – settimo in Gara 2 – nell’appuntamento più affascinante e più difficile. Tra l’altro, ha gestito benissimo il degrado gomme. Speriamo che qualche team manager dalla vista lunga abbia appuntato qualcosa sul suo taccuino. Bene inteso: Kevin non corre per graziosa concessione e anche a Montecarlo ha passato la vigilia sfogliando la margherita: avrò la possibilità di correre o non l’avrò? La sua situazione ricorda quella di Senna nel 1993, quando Ron Dennis, patron della Mc Laren, trovava l’accordo col brasiliano gara per gara. Solo che in quel caso era lui a pagare il pilota e non viceversa…

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