(22/5/2013) – Teo Fabi nel 1983 aveva già alle spalle una stagione di Formula 1 più ombre che luci alla Toleman. Per questo era tornato in America dove nel 1981 aveva già fatto parlare di sé mancando per poco il titolo Can-Am nonostante quattro vittorie per la Scuderia di Paul Newman (di mezzo anche un brutto incidente a Elkhart Lake). Questa volta aveva trovato un volante in F. Indy, quello della bianco-verde March Cosworth della Forsythe Racing. Fu una buona stagione: quattro successi, sette volte sul podio e sei pole positions. La ciliegina sulla torta fu però indubbiamente la spettacolare pole position a Indianapolis. L’allora 27enne pilota milanese – laureato in ingegneria elettronica, un passato da sciatore – divenne il secondo rookie della storia del mitico catino dell’Indiana a piazzarsi davanti a tutti in qualifica. E segnò i nuovo record che appartenevano all’idolo yankee Ricky Mears: 207.395 Km/h sui quattro giri e 208.049 sul one-lap time. Fu un’impresa. Al via scattò in testa e la mantenne per 23 giri, costretto a ritirarsi al 47 giro per guai all’alimentazione. Le doti velocistiche pure di Teo trovarono eco in tutto il mondo: Indianapolis era e resta una delle gare più importanti e ambite del motor sport.
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