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17 MARZO: NAZIONALE ROSSA A PAGAMENTO. Sky o Rai?

(5/3/2013) – Finalmente la Raiha ufficializzato l’elenco di Gran Premi di F1,  qualifiche comprese, che trasmetterà in chiaro e in diretta (sempre contemporaneamente a Sky) e quelli che invece, dopo 35 anni di appuntamenti fissi sulla TV pubblica con la massima formula automobilistica, potrà far vedere solo in differita di almeno tre ore… Come noto, da quest’anno l’esclusiva è appannaggio di Sky che ha varato per l’occasione un canale interamente dedicato. Che dire, ormai il guaio è fatto e si salvi chi può tenendo indubbiamente presente che i nuovi detentori dei diritti hanno profuso uno sforzo non indifferente per appagare i tifosi. Certo però che la Rail’ha fatta davvero grossa: quante volte si è detto che la Ferrari rappresenta la Nazionale Rossa? Eppure da quest’anno si paga per vederla. Pensate se lo stesso fosse avvenuto per la Nazionale Azzurra, per il calcio. Interrogazione parlamentare sicura. Diciamo la verità: per gli appassionati di automobilismo, che pagano regolarmente il canone, è stato un vero affronto. Va bene, Ecclestonel’ha sparata grossa – ma lui fa i suoi affari – e i tempi sono quelli che sono, ma davvero alla Rai non potevano individuare sprechi e tagliare costi per recuperare la differenza e continuare a garantirsi l’esclusiva e i conseguenti 7-8 milioni di spettatori medi più tanta ricca pubblicità?  Risposta: la Rai ha appena acquistato i diritti del calcio brasiliano. Calcio, solo calcio….
Ø      17 MARZO. GP AUSTRALIA – Diretta SKY
Ø      24 MARZO. GP MALESIA – Diretta SKY
Ø      14 APRILE. GP CINA – Diretta RAI
Ø      21 APRILE. GP BAHRAIN  – Diretta SKY
Ø      12 MAGGIO. GP SPAGNA – Diretta RAI
Ø      26 MAGGIO. GP MONACO – Diretta SKY
Ø      9 GIUGNO. GP CANADA – Diretta RAI
Ø      30 GIUGNO. GP INGHILTERRA – Diretta SKY
Ø      7 LUGLIO. GP GERMANIA – Diretta SKY
Ø      28 LUGLIO. GP UNGHERIA – Diretta RAI
Ø      25 AGOSTO. GP BELGIO – Diretta SKY
Ø      8 SETTEMBRE. GP ITALIA – Diretta RAI
Ø      22 SETTEMBRE. GP SINGAPORE – Diretta RAI
Ø      6 OTTOBRE. GP COREA – Diretta SKY
Ø      13 OTTOBRE. GP GIAPPONE – Diretta RAI
Ø      27 OTTOBRE. GP INDIA – Diretta SKY
Ø      3 NOVEMBRE. GP ABU DHABI – Diretta SKY
Ø      17 NOVEMBRE. GP USA – Diretta RAI
Ø      24 NOVEMBRE. GP BRASILE – Diretta RAI
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NINO VACCARELLA COMPIE 80 ANNI

Nino Vaccarella, secondo da sinistra, brinda con il Drake e altri “pilotissimi” Ferrari

(4/3/2013) – I più giovani non lo ricorderanno, ma Nino Vaccarella, che oggi compie 80 anni, è stato un grande, entusiasta, velocissimo, determinato pilota che in 17 anni di sfolgorante carriera – tra fine anni ’50 e inizio anni ’70 – ha saputo partire dalla natìa Palermo e conquistare prestigiosi trofei internazionali in tutto il mondo, riscuotendo la fiducia di Enzo Ferrari e scrivendo pagine memorabili anche con l’Alfa Romeo. Allora, non era facile per un pilota del profondo Sud emergere. Uno, poi, che nel curriculum presentava una laurea in Giurisprudenza e l’attività professionale di preside dell’Istituto “Alfredo Oriani”, ereditata dal padre. Dovettero ricredersi e lo chiamarono “il preside volante”. Alla fine, è stato nominato anche Cavaliere della Repubblica. Galeotta fu, nella sua Sicilia, la gloriosa Targa Florio che fin da bambino scatenò la passione e gli fece scoprire doti velocistiche innate, ma ferrea fu la sua volontà di affermarsi al cospetto di fior di campioni continentali. Consapevolmente ambizioso. Il Drake colse questo aspetto che indubbiamente dovette piacergli molto e lo ingaggiò nel 1963: solo un anno dopo vennero le vittorie alla 1000 Km del Nurburgring – dove l’anno prima subì un grave incidente – e alla 24 Ore di Le Mans, oltre alla Coppa Intereuropea a Monza con una Ferrari 250 LM della Scuderia Filippinetti. Il sogno del bambino Nino si avverrò nel 1965 quando in coppia con Bandini, su Ferrari P2, vinse la “sua” Targa Florio. Conquistò anche l’America, nel 1970: primo alla celebre 12 Ore di Sebring sulla nuova Ferrari 512 S. Come detto, il suo cuore battè anche per l’Alfa Romeo e, tra il 1968 e il 1973 – anno del ritiro – per la Casadel Biscione si aggiudicò per la seconda e terza volta la Targa Florio nel 1971 in coppia con Hezemanssulla 33-3000 e nel 1975, eccezionalmente tornato al volante, in splendida coppia con Arturo Merzario sulla bellissima 33 TT12. Una storia magnifica e veloce, come è stata la sua vita. Un campione di altri tempi, un altro stile. Grazie da parte di tutti i veri appassionati (del Sud in particolare). 
Vaccarella alla Targa Florio del 1966 in coppia con Bandini
Vaccarella l’anno scorso alla inaugurazione del Museo casa natale Enzo Ferrari a Modena
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ESCLUSIVO / STICCHI DAMIANI: SI’ AL RITORNO IN PISTA (O NEI RALLY!) DELL’ALFA ROMEO

Sticchi Damiani premia a Fasano  il giovante talento Antonio Giovinazzi

(3/3/2013) – Sul palco del Teatro Sociale di Fasano, dove ieri ha avuto luogo la cerimonia premiazione dei campioni dell’automobilismo di Basilicata, Molise e Puglia – 23° Campionato ACI CSAI rallies & velocità, aveva già anticipato il suo intendimento: “Nei rallies manca un costruttore nazionale, ma vedremo, chissà….”. Nell’intervista che mi ha rilasciato, il leccese Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’ACI e vice presidente FIA, ad un certo punto è stato un po’ più dettagliato sull’argomento. Le acque sono in movimento, il rilancio dell’Alfa Romeo ha acceso gli entusiasmi…



Presidente, martedì al Salone di Ginevra si svela la nuova Alfa Romeo 4C che dà il via al rilancio della marca. Si sentirebbe di consigliare, nel contempo, a Sergio Marchionne un parallelo ritorno alle competizioni, alle quali il Biscione è storicamente legata?
Sì, lo farò. Peraltro fra qualche giorno ho un appuntamento a Torino dove avrò un incontro ad altissimo livello su questo tema: il ritorno nello sport del costruttore nazionale. Intanto, la 4C è bellissima ed è sicuramente una macchina che, come impostazione, può essere soprattutto per la pista molto interessante. Ma chissà che – il mio vecchio cuore da rallysta va naturalmente oltre – non possa essere interessante anche come piccola macchina da rally, di cui abbiamo proprio bisogno in Italia.
Tra due settimane avrà inizio il campionato mondiale di F.1. per il secondo anno consecutivo non risaranno piloti italiani titolari: è un trend ormai ineluttabile?
Non direi. Intanto, quest’anno avremo Valsecchi terzo pilota della Lotus che è uno dei 3-4 team che puntano al mondiale. Quindi una scuderia di primo piano che già dai primi test ha fatto capire di poter avere delle chances. Certo, ci sono due piloti come Raikkonen e Grosjean che non faranno facilmente spazio, ma se Valsecchi dimostrerà di essere all’altezza penso che a breve potrebbe disputare qualche gara.
Jarno Trulli ha affermato che oggi un pilota italiano non ha da presentare, a differenza per esempio dei brasiliani, un “sistema Paese” appetibile ad eventuali sponsors. Condivide?
Diciamo le cose come stanno. Sì, probabilmente ha ragione però valutiamone anche le cause. E’ evidente che per una nazione come l’Italia, abituata a vincere gran premi di F.1 e che ha come scuderia licenziata in Italia la Ferrari, quindi adusa ad avere questo tipo di soddisfazioni, la questione colpisce in misura minore rispetto per esempio a nazioni come il Venezuela dove avere un campione del mondo di F.1 significherebbe un balzo in avanti perché lì c’è un contesto tutto diverso. Per cui, che ci siano Governi, petrolieri, gente appassionata disposta a fare investimenti imponenti come quelli che occorrono oggi in F.1 è comprensibile. Non vorrei dire che in Italia ci siamo abituati a tutto questo, ma insomma qui spesso e volentieri si sono vinti campionati del mondo e ci sono stati team e anche piloti vincenti.

Secondo Arturo Merzario finchè non ci sarà un altro team Minardi, una squadra tricolore che punti su piloti tricolori, sarà difficile rivedere una pattuglia italiana nella massima formula.
D’accordissimo. Minardi è stato una fortuna per l’Italia finchè c’è stato. Avere una scuderia minore che comunque, come noto, era molto vicina alla Ferrari e ha avuto quindi un po’ la funzione di suo vivaio, sicuramente costituiva un fatto estremamente importante e strategico. Non credo che verranno più fuori altri Minardi. Giancarlo, oltre ad essere uno straordinario talent scout, è stato legato ad un momento storico irripetibile. Oggi è difficile trovare in Italia qualcuno che possa mettere in piedi quel tipo di struttura ma è anche vero che, attraverso la Ferrari Driver Academy, è possibile avere comunque dei piloti, provenienti soprattutto dal kart, che la Ferrari possa far crescere, fino a portarli in GP2. E’ anche importante, inoltre, il discorso sulla terza macchina che da anni porta avanti Montezemolo: può essere della Ferrari o di una scuderia minore ma sarebbe sicuramente prenotata per i giovanissimi.
Eppure in Italia non mancano grandi aziende floride. Cosa si può fare per sensibilizzarle ad appoggiare un pilota italiano nella massima formula, come avviene ormai per la gran parte degli altri piloti?
In questo momento le grandi aziende, ma non solo italiane, sono quelle presenti sulla livrea della Ferrari, il che fa capire che le scelte non si fanno tanto sull’uomo giusto quanto sulle macchine. Io non sono un esperto di marketing ma legare il proprio nome ad una tecnologia vincente o molto vicina alla vittoria, come la Ferrari, è un fatto che evidentemente produce effetti positivi mentre legarsi ad un pilota che potrebbe guidare una vettura non competitiva non è evidentemente la stessa cosa. In sostanza, non c’è lo stesso spirito presente, come dicevo, in Sudamerica o anche in Russia, di voler vedere un proprio connazionale vincitore del campionato del mondo di F.1. Siamo un Paese evoluto dove tali accadimenti sono già avvenuti e non rappresentano un fatto straordinario ma quasi normale. In Italia tutti ci meravigliamo del fatto che non ci sia un italiano in F.1, e questo è giusto, altrove si meravigliano se c’è un venezuelano in F.1. Questa è la differenza sostanziale.
Nel 2014 debutterà la Formula E, riservata a monoposto a trazione elettrica: è il futuro? E’ pensabile avere, oltre Roma, un’altra città italiana quale sede di un Gp, magari al Sud?
Si tratta di una formula che deve coniugare silenziosità e velocità. Io penso che la volontà dei finanziatori di questa iniziativa sia quella di diffonderla nella maniera più popolare possibile e quindi nei centri storici delle grandi città. Orami ci siamo: l’8 marzo si riunisce il Consiglio Mondiale FIA e verrà presentato il calendario. Roma è dentro, si correrà nella Capitale a maggio 2014. 

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SPECIALE PREMIAZIONE CAMPIONI ACI-CSAI BASILICATA-MOLISE-PUGLIA

Da sx: Saverio Ricciardi; Francesco Solimena; Mario Colelli; Vito Giovinazzi; Angelo Sticchi  Damiani; Oronzo Pezzolla e Walter Oliva

(3/3/2013) – Grande festa ieri a Fasano (Brindisi) in occasione della Premiazione dei campioni dell’automobilismo di Basilicata, Molise e Puglia – 23° Campionato ACI CSAI rallies & velocità 2012. Piloti e scuderie del campionato interregionale, alla vigilia della ripresa agonistica, hanno vissuto una serata di gloria al Teatro Sociale di Fasano, messo a disposizione dal Sindaco, ex pilota di razza, Lello di Bari, dove le loro gesta, la loro passione e i loro sacrifici hanno ottenuto il giusto riconoscimento pubblico. L’evento è stato nobilitato inoltre dalla presenza delle massime cariche nazionali e locali dell’automobilismo, Presidente dell’ACI e vice presidente FIA Angelo Sticchi Damiani in testa. Poi il fasanese doc Oronzo Pezzola, della Giunta Sportiva CSAI, il Presidente Acisport e Delegato ACI-CSAI Puglia Mario Colelli, il Delegato Basilicata, Francesco Solimena. Un plauso va all’organizzatori della manifestazione: da Saverio Ricciardi, Presidente del Comitato Organizzatore e Delegato Molise, all’infaticabile “anima” e segretario del Comitato Walter Oliva, a Gabriele D’Argenzio. Su CONTINUA A LEGGERE, la foto-gallery completa, con tutti i nomi dei premiati.

Sticchi Damiani premia Zoran Bakrac, Presidente ACI Montenegro
Saverio Licciardi premia Laura De Mola, Assessore allo Sport Comune di Fasano
Il premio a Gianni Resta, storico organizzatore del Rally di Puglia e Basilicata
Eno Zeneli, Segretario generale dell’ACI Albania

CASCO D’ORO 2012– Vito Postiglione, vincitore della Porsche Carrera Cup. Il potentino è vera punta di diamante del motorismo nostrano e orgoglio dell’intero Sud. In 15 anni di costanti successi, da sottolineare i trionfi nel Ferrari Challenge Pirelli 2007 e nel Trofeo Megane 2001.
TALENTO DELL’ANNO 2012 – Antonio Giovinazzi, 19 anni. Il pilota di Martina Franca, già campione sui kart, è il talento sul quale tutto il movimento motoristico tricolore punta negli anni a venire. Nel 2012 ha conquistato la vittoria nella Formula Pilota Cina, quest’anno si gioca molto nel British F3 e nel FIA F.3. dove correrà su una Dallara Mercedes del team inglese Double R.

TARGHE D’ONORE 2012– Federico Pezzolla (vincitore campionato italiano kart KF2); Dario Di castri e Vincenza Minosa (vincitori campionato italiano regolarità auto moderne); Oronzo Montanaro (vice campione italiano Gr. N CIVM); Achille Lombardi (vice campione di Trofeo Gr. E2 M TIVM Sud); Vito Giuseppe Pace (3 classificato Gr. GT TIVM Sud); Ivan Pisacane e Salvatore Invidia (vincitori Challenge rally VII Zona); Francesco Montagna (per le impegnative partecipazioni nei rally del W).

RALLY 2012ASSOLUTA: 1° Ivan Pisacane e Salvatore Invidia (Casarano Rally Team); 2° Francesco Rizzello e Fernando Sorano (Casarano Rally Team); 3° Fernando Primiceri e Martino Rosato (Casarano Rally Team); 4° Michele Serafini e Cristiano Quarta (Casarano Racing); 5° Giuseppe Albano (Casarano Rally Team); 6° Antonio Fracasso e Emanuele Guida (Casarano Rally Team). SCUDERIA RALLY : Casarano Rally Team. FEMMINILE RALLY: Irene Memmi. VINCITORI DI CLASSE RALLIES: Francesco D’Errico (N2); Antonio Fracasso (N4); Marco Apollonio (A5); Michele Serafini (A7); Pierandre Turchiuli (R 2B); Ivan Pisacane (R 3C); Fernando primiceri (S 1600); Francesco Rizzello (S 2000); Luca Martina (F N2); Francesco Marotta (F N3); Enrico Baglivo (F A5); Antonio Branca (F A6).
REGOLARITA’ STORICHE-MODERNE 2012ASSOLUTA: 1° Gaetano Blasi e Carmine Carelli (Pro.Motorsport Taranto); 2° Paolo Abalsamo ed Ermenegildo Fugazzaro (Pro.Motorsport Taranto); 3° Mario e Stefania Marinelli (Jaguar Club Historic). VINCITORI DI RAGGRUPPAMENTO STORICHE: Mario Marinelli (Raggrupp. 1); Gaetano Blasi (Raggrupp. 4); Paolo Abalsamo (Raggrupp. 5); Flavio Renna (Raggrupp. 6). SCUDERIA AUTOSTORICHE-MODERNE: Pro.Motorsport Taranto. ASSOLUTA AUTOMODERNE: 1° Dario Di Castri e Cinzia Minosa (Pro.Motorsport Taranto); 2° Rocco e Daniela Galasso (Pro.Motorsport Taranto); Davide Maglione e Alfredo Tarquinio (ASD Route 381). VINCITORI DI RAGGRUPPAMENTO MODERNE – Rocco Galasso (Raggrupp. 7); Dario Di Castri (Raggrupp. 8); Davide Maglione (Raggrupp. 9).

SLALOM 2012ASSOLUTA: 1° Saverio Miglionico (Basilicata Motorsport); 2° Salvatore Ciampi (Basilicata Motorsport); 3° Emanuele Giudice (Salento Motorsport). SCUDERIA: Basilicata Motorsport. VINCITORI DI CLASSE: Sergio Pepe (N3); Mario Vincenti (N4); Felice Rosa (A2); Pasquale Fiorito (A3); Santo Siciliano (A4); Gerardo Messina (FN 2); Salvatore Ciampi (FA 1); Vincenzo Marino (S2); Carmelo Coviello (S3); Saverio Miglionico (S4); Luigi Tizzano (S5); Albino Pepe (S6); Giuseppe Leuci (S7); Carmelo Coviello (P2); Angelo Faraone (SPS1); Pietro Romano (GT1-1); Emanuele Giudice (GT1-2).

VELOCITA’ 2012ASSOLUTA: 1° Vito Tagliente; 2° Onofrio Mariella (EPTA Motorsport); 3° Alessandro Nardilli (EPTA Motorsport). SCUDERIA: EPTA Motorsport. VINCITORI DI CLASSE: Onofrio Mariella (E1 1600): Vito Tagliente (E1 2000).

CAMPIONATI 2011SLALOM: Emanuele Fabio (vincitore del campionato Italiano Slalom); Campobasso Corse (Vincitore Trofeo Nazionale CSAI Scuderie Slalom); Martina Iacampo (vincitrice Coppa CSAI femminile Slalom); VELOCITA’ IN SALITA: Giovanni Angelici (vincitore Coppa CSAI CIVM Cl. E2 B – 1300). RALLY: Fabrizio Mascia e Giorgio Caroli (Vincitori Challenge Rally VII Zona). KARTING: Leonardo Marseglia (vincitore Coppa CSAI Karting VII Zona 60 Baby Kart); Giuseppe la bianca (vincitore Coppa Csai karting VII Zona 60 Baby Kart); Filomeno Caramia (vincitore Coppa Csai karting VII Zona 125 Italia); Gabriele Lionetti (vincitore Coppa Csai karting VII Zona KF3); Raffaele Saponaro (vincitore Coppa Csai karting VII Zona KF2); Giuseppe Marzulli (vincitore Coppa Csai karting VII Zona KZ2); Rocco Toce (vincitore Coppa Csai karting VII Zona 100 Pro Driver); Mattia centone (vincitore Coppa Csai karting VII Zona 100 Pro Driver).
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GEO-FORMULA 1

(2/3/2013) – Con gli ultimi colpi di mercato, Sutil alla Force India e Bianchi alla Marussia, si completa, a due settimane dal Gran Premio inaugurale della stagione 2013 in Australia, la griglia dei piloti che faranno parte del fortunato lotto di contendenti. E’ l’occasione, utile ed esemplificativa, per analizzare i blocchi continentali che caratterizzeranno l’attuale F.1. 

4 GERMANIA: Vettel, Rosberg, Hulkenberg, Sutil
4 GRAN BRETAGNA: Button, Hamilton, Di Resta, Chilton
4 FRANCIA: Grosjean, Vergne, Pic, Bianchi
2 AUSTRALIA: Webber, Ricciardo
2 MESSICO: Perez, Gutierrez
2 FINLANDIA: Raikkonen, Bottas
1 BRASILE: Massa
1 SPAGNA: Alonso
1 VENEZUELA: Maldonado
1 OLANDA: Van Der Garde


Come si vede, a farla da padrone saranno tedeschi, britannici e francesi (questi ultimi, tornano ad aumentare di numero mentre, curiosamente, da qualche anno non c’è nemmeno il GP di Francia). Altrettanto curioso è il fatto che, mentre la F.1 abbandona progressivamente l’Europa in cerca di più munifici approdi, è proprio il Vecchio Continente, con ben 16 piloti su 22 (nessun italiano!), ad assicurare il miglior rifornimento di corridori. Il Sudamerica, fermo a 4 drivers, persiste grazie ai generosi sponsors venezuelani e messicani (economie in forte espansione) mentre il Brasile, un tempo fucina di fuoriclasse, è fermo a Felipe Massa. L’Oceania si difende col duo Webber-Ricciardo ma già l’anno prossimo quel continente rischia di non avere rappresentanti nel Circus. Europa, Sudamerica, Oceania: come si vede manca del tutto l’Est Europeo (Petrov fuori e l’anno prossimo si corre in Russia per la prima volta!), il Medio Oriente (dopo i rally e i Raid a quando un pilota da F.1 arabo?), e l’Estremo Oriente con la “scandalosa” assenza di almeno un pilota giapponese (cominciano ad affacciarsi però i piloti cinesi). Per non parlare di altri clamorosi “missing”: piloti americani (con 2 GP stelle e strisce dal 2014 e un terzo sulla costa californiana in predicato) e…africani. E’ la F.1, bellezza!

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HONDA, BRABHAM: LA F.1 PENSA GIA’ AL 2014


(1/3/2013) – Mentre fino a domani scuderie e piloti saranno impegnati sul circuito di Barcellona per gli ultimi test collettivi prima di impacchettare tutto e partire per l’Australia, circolano con insistenza voci e dichiarazioni che riguardano già il 2014 e che spostano fatalmente l’attenzione sulla prossima stagione. Stagione che sarà caratterizzata dall’adozione dei nuovi motori turbo V6 di 1600 cc.: Mercedes e Renault hanno già presentato i loro futuri propulsori. La notizia ghiotta riguarda il possibile ritorno sulla scena, solo come fornitore di motori, della Honda. Ritirata frettolosamente la Scuderianel 2008, acausa dei venti di crisi internazionale, sembra ora possibile il riformarsi del binomio con la McLaren che dall’anno prossimo dovrebbe pagarsi i motori Mercedes. E se torna la Honda, cosa faranno gli altri giapponesi della Toyota che hanno mantenuto un bel piede nelle competizioni?(vedi WEC). Ed è ancora plausibile che il Gruppo Wolkswagen non abbia nulla a che vedere con la massima formula automobilistica? (CLICCA SU CONTINUA A LEGGERE)



Porsche e Lamborghini sono le armi in rampa di lancio. Bisognerà infine vedere poi le intenzioni della Cosworthche quest’anno “spinge” la sola Marussia. A proposito di Scuderie, proprio la vettura ex Virgin che ora corre con licenza russa appare a rischio sopravvivenza e si spera non segua le sorti della HRT. In extremis, la dismessa scuderia spagnola stava per essere rilevata da una  misteriosa cordata denominata Scorpion Racing: vedremo se si ripresenterà. Recentemente si è parlato addirittura di un interessamento alla F.1 della Jaguar: negli anni ’90 tentò l’avventura sotto l’egida Ford, mentre ora fa parte del forte gruppo indiano che fa capo a Tata. Più concreta la possibilità che si rimaterializzi la Brabham, che dopo il ritorno della Lotus darebbe un tocco fascino non indifferente al Circus. Ne ha parlato con parole chiare David, il figlio del fondatore Jack Brabham, dopo la quasi totale risoluzione di problematiche sui diritti con la tedesca Formtech: “È una questione ancora molto delicata. – ha detto – Ma sì, c’è la possibilità di riportare il team in F1”. Il mercato piloti, infine, già ribolle, scadenza contratto del ferrarista Felipe Massa e voci sullo scambio Alonso-Vettel in primis. Quanta carne al fuoco!

La Brabham di Carlos Pace nel 1976