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CECCON IN GP2, TRIDENT RACING PUNTA SULL’ITALIA


(21/3/2013)– Alla fine, Trident Racing ha tirato fuori dal cilindro – è il caso di dire – il nome giusto: uno dei due piloti della scuderia milanese che si accinge ad affrontare la prima prova della GP2 Series in Malesia è l’italiano Kevin Ceccon, bergamasco di Clusone, 20 anni a settembre, che farà coppia col francese Nathanel Berthon. Kevin merita un’occasione un gradino sotto la F.1 e poi lì, ad un passo dal Paradiso, sarà – in un panorama asfittico a livello di tricolore – uno dei due italiani in lizza (l’altro è Kevin Giovesi alla Venezuela GP Lazarus). E’ giovanissimo, ma ha già vinto il campionato Auto GP nel 2011 e in quell’anno per lui indimenticabile ha inoltre già guidato una GP2 affidatagli da Coloni, ma soprattutto fu buon protagonista del rookie test di F.1 ad Abu Dhabi con la Toro Rosso. In quel novembre, Kevin provò nuove soluzioni, effettuò test comparativi di gomme e una simulazione di gara. “Anche se gli abbiamo chiesto molto, affidandogli un programma di prove davvero complesso, Kevin lo ha portato a termine senza il minimo errore”, gli rese onore Laurent Mekies, ingegnere capo

L’anno scorso ha corso in GP3 con la Ocean Racing ma questa è la prova del nove: “Quando ho realizzato che stavo per partire per Sepang – confessa – è stata una sensazione fantastica! La chance di tornare al volante di una GP2 è giunta inaspettata, e l’entusiasmo è stato davvero indescrivibile. Mi attende una sfida non facile, visto che l’ultima volta che mi sono seduto al volante di una GP2 è stato nel novembre 2011. Dovrò anche familiarizzare con la pista di Sepang, ma al di là di queste difficoltà non vedo l’ora di tornare in pista. Colgo l’occasione per ringraziare l’aiuto che è arrivato dal mio management, formato da Stefano Zuech e Tiago Monteiro. Sono stati determinanti per concretizzare questa chance, e spero di ripagare la loro fiducia e quella di Trident Racing nel migliore dei modi”. Trident che anche in GP3 punta sul tricolore: con loro ci saranno Giovanni Venturini e David Fumanelli. A questo punto una domanda a Maurizio Salvadori, anima del team dal 2006 attivo in GP2 (eh, che belle le vittorie di Bruni e Maldonado, il podio del cinese Ho Pin Tung a Montecarlo…): a quando lo sbarco in F.1?


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GIOVINAZZI PROVA A SORPRENDERE L’EUROPA. Il talento pugliese è a Monza per la prima prova del campionato FIA F.3

(21/3/2013) – C’è un talento italiano che, tra altri 29 talenti, da questo fine settimana a Monza cercherà, con tutte le sue forze e l’entusiasmo dei suoi 19 anni, di lasciare un segno nel campionato europeo FIA Formula 3. Si chiama Antonio Giovinazzi, è pugliese di Martina Franca, nella Valle d’Itria, correrà con la Dallara Mercedes della Double R Racing. Vincere? E chi può escluderlo. Il gusto lo ha già provato lo scorso anno, quando si è aggiudicato la Formula Pilota China con le F. Abarth, alternando lunghi viaggi in Asia al completamento degli studi a casa. Gode della stima e dell’appoggio di investitori indonesiani e gli addetti ai lavori vedono in lui un sicuro campione del futuro: è naturalmente veloce, tremendamente veloce. E apprende subito, una dote non comune. Nei test collettivi di inizio marzo a Barcellona è andato a sbattere ma ha preso ben presto le misure e nelle prove libere di martedì a Monza si è classificato quinto (secondo miglior tempo nella sessione mattutina). “Antonio è stato veloce tutto il giorno – ha sottolineato il Team Principal Antthony Hieatte per un rookie essere stato così costantemente veloce è veramente impressionante”. Domani altre due sessioni di libere e poi le qualifiche; sabato Gara 1 e domenica Gara 2 e Gara 3. Ci saranno Raffaele Marciello, del Ferrari Driver Academy, Tom Blomqvist, William Buller, Eddie Cheever e molti altri piccoli mastini assolutamente non disposti a cedere il passo. Una sfida incredibile per Giovinazzi, il pilota  venuto dal Sud senza piste ma fortunatamente con molti kartodromi. E lì emerge solo chi ha qualcosa di più. Per Antonio, ora è il momento di dimostrare di che pasta è fatto anche sul palcoscenico internazionale.


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ALONSO IN MALESIA PER IL GRAN PREMIO N° 200


Alonso ai tempi del debutto
(20/3/2013) – Per Fernando Alonso l’appuntamento di domenica prossima a Sepang, oltre a dover confermare la bontà della F138,  avrà anche una valenza storico-statistica. Il campionissimo di Oviedo, infatti, disputerà il suo 200 gran premio di Formula 1. Tagliato questo traguardo, lo spagnolo arriverà a tallonare, in questa speciale classifica di “anzianità” i francesi Prost e Alesi, fermi a 202, che quindi ben presto verranno superati. Non sarebbe male festeggiare questo risultato con una vittoria in Malesia dove, ricorderete, Fernando vinse l’anno scorso rintuzzando la forsennata rimonta della Sauber di Perez che incappò, sull’asfalto reso viscido dalla pioggia, in una mezza uscita di pista. In undici partecipazioni alla gara malese, il ferrarista ha ottenuto tre vittorie, quattro piazzamenti sul podio, sette fra i primi dieci e due pole position. Allora 200 auguri Fernando: ne è passato di tempo – e di gare – da quel 4 marzo 2001 in Australia, data dell’esordio, ventenne, nella massima formula su una Minardi PS 01 – European. Nell’occasione mise dietro il compagno Marques anche se nel complesso non fu una grande annata. Bastò per farsi notare da Briatore. Il resto è storia nota.
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KUBICA E CITROEN, OPERAZIONE RITORNO: DA DOMANI AL RALLY ISOLE CANARIE


(20/3/2013) – “Non vedo l’ora di iniziare a correre, ma non mi sono fissato alcun obiettivo specifico. Ho ancora molto da imparare nei rally e per migliorare ho bisogno di accumulare chilometri “. Robert Kubica comincia domani la sua prima, piena, stagione agonistica: il pilota polacco – come noto vittima di un terribile incidente due anni fa al Rally Ronde di Andora – sarà tra i protagonisti della prima prova del Campionato Europeo Rally, il Rally delle Isole Canarie (21-23 marzo) a bordo della Citroen DS3 RRC. Robert, sempre professionale, non lascia nulla al caso e lunedì scorso ha già provato su quelle strade, navigato dal connazionale Maciek Baran. Ma l’impegno europeo – almeno quattro le prove nelle quali si cimenterà – non saranno il principale impegno dell’ex (per quanto tempo?) pilota di F.1. Il talento di Cracovia già dall’11 al 14 aprile parteciperà al Rally del Portogallo nella categoria WRC 2, un gradino sotto le macchine top del Mondiale Rally. Poi disputerà altre sei prove. Chissà, se tutto andrà bene, solo una tappa verso il palcoscenico assoluto presto definitivamente orfano di Loeb… Alla Citroen ci credono molto: La determinazione di Robert è un esempio per tutti noi e siamo orgogliosi di associare l’immagine Citroën Racing con una persona decisamente positiva”, dice Yves Matton, Principal Citroën Racing Team. Grazie ad una speciale dispensa FIA, la vettura di Kubica avrà un cambio appositamente progettato con un paddle-shift installato a sinistra del volante. 

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HONDA, DAL WTCC VERSO LA F.1. Domenica a Monza parte la nuova sfida

(20/3/2013) – Si fa un gran parlare dell’imminente, o quasi, rientro della Honda in F1. Questa volta, dopo il ritiro della scuderia nel 2009, solo in qualità di fornitore del nuovo motore turbo 1.6 che andrebbe alla Mc Laren, prossima orfana del Mercedes e storico partner dei giapponesi negli anni d’oro di Senna. Non so se l’eventuale mono-fornitura, a fronte dei tre team a testa da parte degli altri motoristi (Cosworth pare prossima a lasciare), possa costituire un vantaggio o meno, ma questo si vedrà. Intanto, da domenica la Honda torna in gioco con grandi ambizioni nel WTCC, il Mondiale Turismo, gara inaugurale a Monza. La macchina è una Civic, equipaggiata con un 1,6 litri 4 cilindri a iniezione diretta con turbocompressore a benzina, affidata alle cure dell’ italiana Jas Motorsport. Ricordo che uest’anno il propulsore asiatico è ancora protagonista in IndyCar dove sette squadre e undici macchine saranno dotate del 2.2L V6 turbo HI13RT. Fresca esperienza sui turbo quindi non manca. Honda vuole vincere e si propone quando è sicura di competere per il risultato massimo. Il reparto R & D non lesina sforzi e il WTCC non fa eccezione. “Sappiamo che sarà molto difficile per un nuovo arrivato vincere subito il campionato – dice Alessandro Mariani, Team Principal di JAS Motorsportma questo è il nostro obiettivo”. Piloti saranno l’inossidabile e pluricampione Gabriele Tarquini e Tiago Monteiro (una terza Civic privata, guidata dall’ungherese Norbert Michelisz sarà schierata dalla Zengo Motorsport). “La prima gara sarà molto importante per la Honda. – dice il 51enne pilota abruzzese – Mi aspetto accadano molte cose nel corso della stagione, ma se tutta la squadra fa uno sforzo e tutto va bene, sarà possibile vincere il titolo. Farò del mio meglio per raggiungere questo obiettivo.

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STORICO: UNA FERRARI GIRERA’ A GERUSALEMME


(19/3/2013) – Dopo Mosca, Rotterdam, Doha, Rio de Janeiro ed altre città internazionali, una Rossa di Formula 1 sarà protagonista di un nuovo evento cittadino: il 13 e il 14 giugno prossimi la Ferrari correrà per le strade di Gerusalemme. Una monoposto della Scuderia di Maranello, affidata a Giancarlo Fisichella, parteciperà alla prima edizione del “Jerusalem Peace Road Show”, evento organizzato sotto l’egida del Comune di Gerusalemme e con il supporto di Kaspersky Lab, uno dei più importanti partner del team. L’annuncio è stato dato nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella Città Santa dal Sindaco Nil Barkat e dallo stesso Fisichella, giunto appositamente dall’Italia per presentare questo importante evento. “E’ bellissimo avere l’opportunità di guidare una vettura di Formula 1 sulle strade di una città così affascinante e ricca di storia come Gerusalemme. – ha detto Fisico – Sono sicuro che l’evento attirerà tantissima gente lungo il percorso, un vero e proprio circuito (lungo 2,4 km) che si snoderà su e giù per le colline e correrà per una parte accanto alle mura della Città Vecchia; sarà davvero un’esperienza unica ed affascinante”. Soddisfatto anche il sindaco Barkat: “Una monoposto di Formula 1 con lo sfondo delle mura di Gerusalemme rappresenta un evento storico. Costituirà inoltre un’opportunità per l’economia, il turismo e la promozione della città in tutto il mondo. Gerusalemme ha cinquemila anni di storia ma non può e non deve restare ferma, anzi deve legarsi alla modernità. La nostra è una città aperta a tutti ed è importante mandare un messaggio di pace, senza nessun significato politico: auspichiamo di avere Ebrei, Arabi e Mussulmani tutti insieme a vedere da vicino l’espressione più bella del motorismo sportivo.”

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FERRARI SUGLI SCUDI ANCHE ALLA 12 ORE DI SEBRING


(19/3/2013) – La stagione della Ferrari è partita bene. Secondo Alonso in Australia, seconda di classe la 458 Italia di Risi Competizione alla leggendaria 12 ore di Sebring, primo appuntamento dell’American Le Mans Series.  Al volante della 8 cilindri portata in pista dal team Ferrari di Houston Gianmaria Bruni, Matteo Malucelli e Olivier Beretta sono stati i protagonisti di una gara tutta all’attacco. Dopo essere partita dalla pole position e aver dominato la corsa fino all’ultima ora, la Ferrari di Risi ha dovuto cedere il passo alla Corvette C6 di Oliver Gavin, Tommy Milner e Richard Westbrook, quando al volante c’era Malucelli: “Anche se la Corvette era troppo veloce per poter pensare di restargli davanti, io ci ho provato in tutti i modi. I miei sforzi sono stati vani, ma so di aver fatto il massimo e questo secondo posto ci da comunque punti importanti per il campionato”. A fargli eco Oliver Beretta : “E’ un buon risultato per un equipaggio che si trovava a correre insieme per la prima volta e sono molto contento per come è andata. Siamo stati competitivi per tutto il weekend e anche se avremmo preferito il primo posto siamo consapevoli di aver fatto tutti un ottimo lavoro. Non vedo l’ora di affrontare le prossime gare!” Contento anche Gianmaria Bruni, che analizza così la gara: “Oggi i nostri rivali erano davvero veloci. In passato a volte mi è capitato di essere il più veloce e vincere, altre in cui questo non è bastato. La Corvette forse era più preparata di noi ma sono comunque felice per Risi e per la Ferrari. La squadra non correva da un anno e ora siamo già secondi dietro i campioni del 2012. Abbiamo un grande potenziale e sono sicuro che Matteo e Oliver sapranno fare sempre meglio”. Il prossimo appuntamento con l’ALMS è in programma il 20 aprile in California, sul circuito di Long Beach.
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PECHINO – PARIGI: SOLO UNA LANCIA FULVIA COUPE’ TERRA’ ALTO IL TRICOLORE


(19/3/2013)Dal 28 maggio al 29 giugno prossimi, con appena 4 giorni di riposo, solo due italiani prenderanno parte alla 5^ edizione della Pechino –Parigi. Sono i torinesi Gianmaria Aghem e Piergiovanni Fiorio-Trono che per attraversare Cina, Mongolia, Russia, Ucraina, Slovacchia, Austria, Svizzera e finalmente Francia, con tappe a volte di oltre 600 kmdi lunghezza e un totale di 12.250 km, hanno scelto una Lancia Fulvia Coupé 1300 del 1971 (anche in questo caso unica auto italiana, per giunta anche quella di minor cilindrata). Per affrontare la massacrante maratona, la mitica Fulvia è stata adattata, attrezzata e irrobustita con tutta una serie di accorgimenti. Sul piano tecnico qualche apprensione è dovuta alla qualità e reperibilità del carburante ma si è cercato di ovviare con accorgimenti elettronici e con due grandi serbatoi. Due pneumatici montati sul coperchio del baule, una protezione anteriore salva radiatore ed i colori rosso e nero caratterizzano l’auto, recentemente esposta all’Automotoretrò di Torino. Facendo gli scongiuri, saranno i due esperti piloti a dover far fronte a tutti gli eventuali problemi alla vettura in quanto i meccanici dell’Officina Ratto di Savona e della Carrozzeria Barbieri Rosso Corsa, che hanno preparato la Fulvia, saranno a 20.000 km di distanza!A questa edizione della Pechino-Parigi sono iscritte circa 100 vetture di età compresa dal 1913 al 1975 con cilindrate che vanno dai 14.500cc. della Lafrance Tourer ai 1300cc. della Fulvia.La Fulvia porta in gara le insegne dell’ASI Automotoclub Storico Italiano e del Veteran Car Club di Torino e dell’ACI di Torino.
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MASSA E IL MISTERO DEL PIT-STOP RITARDATO

(18/3/2013)  – Felipe Massa ha disputato una gran bella gara e avrebbe meritato il podio. Poteva farcela. Il secondo stop, ritardato di due giri rispetto al compagno Alonso (che invece se ne è avvantaggiato in maniera determinante) ha però compromesso tutto. Il brasiliano si è ritrovato dietro chi precedeva e un coriaceo Sutil – che aveva un’altra strategia – perdendo irrimediabilmente tempo. In TV Massa ha sia pur sommessamente detto che questa decisione purtroppo si è rivelata un errore. Ma di chi? “È stata una gara partita all’attacco – è la sua dichiarazione ufficiale –  in cui mi sono trovato a lottare da subito per le prime posizioni. Forse se avessi anticipato la seconda sosta come ha fatto Fernando il podio sarebbe stato alla mia portata, ma sono comunque molto contento del mio risultato”. Sui vari siti on line si può leggere: “Sono abbastanza contento, forse ho perso la chance di andare sul podio quando Fernando ha anticipato il primo pit stop imitato da Vettel. Ci sembrava un po’ presto e abbiamo deciso di continuare ma così mi hanno passato tutti e due”. Il pilota parla al plurale: ha contribuito anche lui alla decisione? Perchè per Alonso non è sembrato azzardato anticipare il pit stop mentre per Massa lo era? Intanto, Felipe si è distinto anche per la livrea del casco con un adesivo recante il nome del ‘Barone’, il papà di Emerson e Wilson Fittipladi, protagonista dell’automobilismo brasiliano negli anni ‘70 ed ex giornalista radiofonico, scomparso lunedì scorso all’età di 92 anni. Con questo gesto Massa ha voluto esprimere il suo affetto alla famiglia Fittipaldi, alla quale è da sempre legato da sincera e profonda amicizia.


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ADRIAN SUTIL, CHE GARA: CHAPEAU!

(18/3/2013)Adrian Sutil è stato il protagonista inatteso del GP di Australia. In una sola gara ha rispolverato il suo talento e ha giustificato l’ingaggio, sofferto, da parte della Force India,  suo ex team. Il tedesco, al rientro nel Circus dopo un anno di “aspettativa”, si è classificato settimo (8° il compagno Di Resta) ma soprattutto è stato anche in testa alla corsa. Autorevolmente, fino a che le super soft montate per l’ultimo stint non lo hanno fatalmente ricacciato indietro. Nella scuderia, per tutto il periodo invernale alle prese con voci di difficoltà finanziarie, c’è giustificata euforia: Vedere Adrian quando è stato in testa distanziare il tre volte campione del mondo  Sebastian Vettel, e vedere Paul qualificarsi tra i primi dieci, ci fanno capire che abbiamo una grande macchina con cui lavorare per il 2013 e di essere in grado di lottare con i leader più di una occasione. Oggi non è stato un colpo di fortuna ma un segno di quello che potremo fare”. Cosa dice l’eroe della giornata? Una gara fantastica e una grande sensazione. Ho iniziato con le gomme medie, una strategia diversa dalla maggior parte delle vetture davanti a me, e credo che questa sia stata la decisione giusta. Il ritmo era veloce e la macchina andava molto bene quindi ero in grado di tenere il passo con chi era davanti a me, che sapevo sarebbe rientrato molto presto. Infatti sono andato in testa alla gara, per la prima volta in Formula Uno. Dopo il mio secondo pit-stop ero di nuovo in testa ed ho capito che era possibile ottenere un grande risultato. Il mio stint finale con le super-soft è stato molto più difficile perché ho accusato del graining e ho perso alcune posizioni. Per fortuna le gomme hanno tenuto negli ultimi giri e ho potuto salvare il settimo posto”. Ma come è stato il 2012 alla finestra?(CLICCA SU CONTINUA A LEGGERE)




E’ stato un anno interessante perché ho sperimentato la vita lontano dalla F1 e in molti modi mi ha fornito una nuova prospettiva. Penso mi abbia aiutato a crescere come persona e mi sento mentalmente più forte, fresco e pieno di energia. Quando sono salito di nuovo in macchina a Barcellona sembrava tutto naturale, ero in grado di spingere subito, come se non fossi mai andato via”.
Complimenti gli arrivano anche da Robert Fernley, Vice Team Principal: “Il ritorno alle corse di Adrian è stato fantastico ed è chiaro che non ha perso nulla della sua velocità. Era su una strategia diversa dalla maggior parte dei front-runner, ma ha fatto un lavoro splendido e ha mostrato un ottimo passo in tutto il Gran Premio, anche importante per 11 giri. Abbiamo detto durante l’inverno che avevamo bisogno di un buon inizio d’anno, quindi speriamo di costruire su questo la prossima settimana in Malesia”.