(18/3/2013) – Felipe Massa ha disputato una gran bella gara e avrebbe meritato il podio. Poteva farcela. Il secondo stop, ritardato di due giri rispetto al compagno Alonso (che invece se ne è avvantaggiato in maniera determinante) ha però compromesso tutto. Il brasiliano si è ritrovato dietro chi precedeva e un coriaceo Sutil – che aveva un’altra strategia – perdendo irrimediabilmente tempo. In TV Massa ha sia pur sommessamente detto che questa decisione purtroppo si è rivelata un errore. Ma di chi? “È stata una gara partita all’attacco – è la sua dichiarazione ufficiale – in cui mi sono trovato a lottare da subito per le prime posizioni. Forse se avessi anticipato la seconda sosta come ha fatto Fernando il podio sarebbe stato alla mia portata, ma sono comunque molto contento del mio risultato”. Sui vari siti on line si può leggere: “Sono abbastanza contento, forse ho perso la chance di andare sul podio quando Fernando ha anticipato il primo pit stop imitato da Vettel. Ci sembrava un po’ presto e abbiamo deciso di continuare ma così mi hanno passato tutti e due”. Il pilota parla al plurale: ha contribuito anche lui alla decisione? Perchè per Alonso non è sembrato azzardato anticipare il pit stop mentre per Massa lo era? Intanto, Felipe si è distinto anche per la livrea del casco con un adesivo recante il nome del ‘Barone’, il papà di Emerson e Wilson Fittipladi, protagonista dell’automobilismo brasiliano negli anni ‘70 ed ex giornalista radiofonico, scomparso lunedì scorso all’età di 92 anni. Con questo gesto Massa ha voluto esprimere il suo affetto alla famiglia Fittipaldi, alla quale è da sempre legato da sincera e profonda amicizia.
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