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Nino Vaccarella, secondo da sinistra, brinda con il Drake e altri “pilotissimi” Ferrari |
(4/3/2013) – I più giovani non lo ricorderanno, ma Nino Vaccarella, che oggi compie 80 anni, è stato un grande, entusiasta, velocissimo, determinato pilota che in 17 anni di sfolgorante carriera – tra fine anni ’50 e inizio anni ’70 – ha saputo partire dalla natìa Palermo e conquistare prestigiosi trofei internazionali in tutto il mondo, riscuotendo la fiducia di Enzo Ferrari e scrivendo pagine memorabili anche con l’Alfa Romeo. Allora, non era facile per un pilota del profondo Sud emergere. Uno, poi, che nel curriculum presentava una laurea in Giurisprudenza e l’attività professionale di preside dell’Istituto “Alfredo Oriani”, ereditata dal padre. Dovettero ricredersi e lo chiamarono “il preside volante”. Alla fine, è stato nominato anche Cavaliere della Repubblica. Galeotta fu, nella sua Sicilia, la gloriosa Targa Florio che fin da bambino scatenò la passione e gli fece scoprire doti velocistiche innate, ma ferrea fu la sua volontà di affermarsi al cospetto di fior di campioni continentali. Consapevolmente ambizioso. Il Drake colse questo aspetto che indubbiamente dovette piacergli molto e lo ingaggiò nel 1963: solo un anno dopo vennero le vittorie alla 1000 Km del Nurburgring – dove l’anno prima subì un grave incidente – e alla 24 Ore di Le Mans, oltre alla Coppa Intereuropea a Monza con una Ferrari 250 LM della Scuderia Filippinetti. Il sogno del bambino Nino si avverrò nel 1965 quando in coppia con Bandini, su Ferrari P2, vinse la “sua” Targa Florio. Conquistò anche l’America, nel 1970: primo alla celebre 12 Ore di Sebring sulla nuova Ferrari 512 S. Come detto, il suo cuore battè anche per l’Alfa Romeo e, tra il 1968 e il 1973 – anno del ritiro – per la Casadel Biscione si aggiudicò per la seconda e terza volta la Targa Florio nel 1971 in coppia con Hezemanssulla 33-3000 e nel 1975, eccezionalmente tornato al volante, in splendida coppia con Arturo Merzario sulla bellissima 33 TT12. Una storia magnifica e veloce, come è stata la sua vita. Un campione di altri tempi, un altro stile. Grazie da parte di tutti i veri appassionati (del Sud in particolare).
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Vaccarella alla Targa Florio del 1966 in coppia con Bandini |
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Vaccarella l’anno scorso alla inaugurazione del Museo casa natale Enzo Ferrari a Modena |