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Stephan Winkelmann, Presidente e AD Lamborghini |
(8/2/2013) – Sembra ieri: il 2003, i festeggiamenti per il quarantennale della Lamborghini. E siamo invece al 2013: il 20 febbraio cade il ventennale della scomparsa del mitico fondatore Ferruccio Lamborghini e l’anno appena iniziato è quello del 50° anniversario della nascita della Casa del Toro. Mezzo secolo di storia, di bellezza e avanguardia motoristica che non passerà inosservato. Da tempo è in preparazione, tra le varie celebrazioni in programma nel corso di tutto l’anno in Italia e all’estero, l’evento clou, il “Grande Giro Lamborghini 50° Anniversario”: nel mese di maggio (dal 7 all’11) prenderà corpo il più grande raduno Lamborghini della storia. Proprietari e concessionari da tutto il mondo – a fine dicembre erano già oltre 180 gli entusiasti iscritti – percorreranno 1200 chilometridi penisola, da Milano a Bologna, attraverso Forte dei Marmi, Roma e Orvieto, con degna conclusione presso la storica sede di Sant’Agata Bolognese dove sarà infine possibile visitare il Museo e vivere appieno il mondo Lamborghini, durante una serata ricca di sorprese. Le più belle città italiane faranno da palcoscenico per una sfilata unica con protagoniste le inconfondibili GT storiche e le avveniristiche supercars attuali. Uno sballo. L’ultima iscrizione è una Lamborghini Calà, prototipo disegnato da Fabrizio Giugiaro (sarà proprio lui, vice chairman e styling director di Italdesign, a guidarla) esposto al Salone di Ginevra del 1995. (DOPO LE FOTO CLICCA SU CONTINUA A LEGGERE)
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Il fondatore, Ferruccio Lamborghini |
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I Club Lamborghini a raduno presso la storica sede |
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Spettacolare Lamborghini Parade a Miami |
Ne è passato di tempo da quando il fondatore volle, decisamente, testardamente volle dare alla luce, accanto alla avviatissima fabbrica di trattori, ad un’azienda produttrice di automobili perfette e non comuni. Supersportive che colpivano per le forme ardite ma affascinanti e catturavano per la potenza della meccanica. Una sfida all’epoca certamente difficile – la Ferrari spopolava – portata avanti senza alcuna soggezione e che è risultata vincente. Dalla prima 350 GT, alle Miura, Espada, Countach, Diablo, Murcielago, Reventon Coupè e Roadster, Gallardo fino a quel missile chiamato Aventador LP 700-4 Roadster (realizzato con una monoscocca in fibra di carbonio, motore V12 da 6.500cc da 700 Cv e 690 Nm) e al debutto lo scorso anno al Salone di Pechino della concept car Suv Urus, i modelli nati in Emilia hanno fatto storia, al loro passaggio si gira la testa, rappresentano icone di lusso e sportività. Sono arrivati i tedeschi – il Presidente e AD Stephan Winkelmann, sempre elegantissimo e bon viveur, dice di esserlo ma secondo me è italiano – e gli investimenti. Nel 2012 le consegne sono passate da 1.602 a 2.038 unità, con un aumento del 30% rispetto all’anno precedente, e si tratta del terzo anno di crescita consecutiva. Vendite in Europa (29%), Americhe (28%) – di cui 25% negli Usa – Asia Pacifico (35%) – di cui 15% in Cina – Medio Oriente e Sudafrica (8%).
Mi fa poi piacere riscontrare, nei piani 2013, ulteriori investimenti nelle attività motorsport. Il Lamborghini Blancpain Supertrofeo – unica e più veloce serie monomarca a quattro ruote motrici, precisano a Sant’Agata con orgoglio – si svolgerà in tre continenti, con debutto negli Stati Uniti. Lamborghini parteciperà inoltre ufficialmente alla serie mondiale GT3 con la Gallardo. “Il motorsport – dice Winkelmann – è l’essenza di Lamborghini, il significato del Marchio. Per questo il nostro brand deve essere impegnato nelle corse, per creare quel legame emotivo tra il cliente e lo spirito racing che pervade ogni nostra vettura, che sia creata per la strada o per la pista”. Non sentite una musica?
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La prima Lamborghini, la 350 GT |
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La mitica Lamborghini Miura |
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La Aventador LP 700-4 Roadster |
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La New Gallardo LP 570-4 Super Torofeo |