(5/2/2013) – Schietto, diretto, senza ipocrisie: parla Alessandro Nannini: “Non importa se questa Ferrari sia bella o sia brutta, né che abbia l’ala alta: non vuol dire niente. Qui c’è da rincorrere la Red Bull e quindi devono semplicemente andare più forte possibile e non rompere. Ci vuole velocità e ci vuole affidabilità. Né saranno i primi test a far capire molto, dato che ci sarà sempre qualcuno che girerà con meno benzina. Solo a Melbourne si vedrà chi ha lavorato meglio”. Ho voluto sentire lui, il toscanaccio, cinque annate ruggenti in F1 tra l’86 e il ’90 con Minardi e Benetton, per fare il punto della situazione mentre a Jerez le scuderie mettono in pista le monoposto 2013.
Ma sarai d’accordo col Presidente Montezemolo sull’eccessiva preponderanza dell’aerodinamica!
Per niente! Montezemolo è un buon organizzatore, ma non è stato un grande pilota. Per me è vero il contrario: l’aerodinamica è importante diciamo dai 100 km in su di velocità, ma la meccanica è ancora più importante. Parlo per esempio di camber o di geometria delle sospensioni, di trazione: uscire bene da una curva lenta è fondamentale per prendere vantaggio poi sui rettilinei.
Come vedi la coppia Alonso-Massa quest’anno?
Alonso non sbaglia mai, è un grande. Massa non l’ho mai visto bene, non mi piace un granchè, è una buona seconda guida. Io avrei preso un pilota da far crescere. Vettel no, non vanno bene due galli nel pollaio.
A proposito di piloti: secondo anno senza italiani titolari.
Che vuoi che ti dica. Il fatto è che non c’è più un Minardi che prendeva gli italiani. Manca uno scopritore. La Ferrari non può farlo perché ha da portare avanti i suoi discorsi di mercato. (CLICCA SU CONTINUA A LEGGERE)
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Tre anni al top con la Benetton Ford |
Certo, ci sono problemi di budget, ma ai miei tempi uno bravo, che andava forte, riusciva ad arrivare in F.1. anche senza valigia. Allora la Csai , la Fiat , mettevano i soldi. Oggi ci si accontenta della pubblicità ma non si rendono conto che, per esempio, senza le corse la Lancia ha dimezzato le vendite. Si tende a risparmiare, ma se non corri, se non proponi cose nuove, vai a perderci.
Tu cosa mi dici? Intanto l’8 febbraio proverai ad Adria la BMW per la Superstars della Scuderia Giudici. Prenderai parte al campionato?
Io ormai corro per divertimento, se voglio fare il professionista a quasi 54 anni vado in Giappone dove mi offrono 500mila euro. L’anno scorso ho gareggiato nella Ginetta Cup e per ora provo la macchina dell’amico Gianni Giudici. Poi che ne so, vedremo: siamo due matti, anche se lui lo è più di me.
Ve bene, vedremo. Per concludere: pensi mai a quella tuta Ferrari che nel 1991 avevi praticamente già indosso ma poi saltò tutto all’ultimo secondo?
Sì, ci penso, sarei bugiardo se dicessi che non mi è dispiaciuto. Non voglio scendere in particolari, ma fu colpa di Cesare Fiorio. Lo conoscevo da dieci anni e avevo un buon rapporto. Ora non più. Semplicemente non fu leale con me: io sono una persona seria e in mancanza di rispetto ebbi le mie buone ragioni per mandare tutto all’aria.
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Alessandro in F.1 con la Minardi nel 1987 |
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La Rossa che sognava |
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Gli anni del Superturismo con l’Alfa Romeo |
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L’anno scorso impegnato nella Ginetta Cup |