
(4/2/2013) – Lo spauracchio si è rivelato: la Red BullRB9, presentata ieri, è già in viaggio per Jerez e gli occhi molto attenti di tutti i direttori tecnici saranno certamente su di lei. E’ la macchina da battere. E Vettel è il pilota da battere: per lui, con un tale mezzo a disposizione, la conquista del quarto titolo mondiale (consecutivo) è senza dubbio tanto appetito quanto a portata di mano. Lui, ovviamente, si schernisce: “Anche se noi abbiamo avuto un grande successo, una stagione nuova è un foglio pulito, con macchina nuova. Tutto comincia di nuovo da zero, tutti abbiamo la stessa opportunità. Certo, noi c’aspettiamo molto. Quindi, io sono eccitato per la sfida, la corsa, tutto. Sarà difficile battere Mark e sarà anche difficile battere le altre squadre. Non c’è garanzia. Bisogna concentrarsi su ogni sola corsa. Appena indossato il casco c’è solo da fare del proprio meglio”. La speranza, per gli altri, è che Adrian Newey non abbia “esagerato” con le migliorie. Lui pensa alle Pirelli: “Penso che la comprensione degli pneumatici sarà cruciale. Ogni volta che noi abbiamo pensato di averne inteso il funzionamento ci siamo resi conto che la nostra comprensione non era completa. C’è un cambio questo anno, così io penso che sarà un’area di conoscenza enorme. Il resto, sono sicuro sarà dettato dall’evoluzione dell’aerodinamica e dall’adattamento della macchina secondo il feeling dei piloti”. Come per gli altri team, anche la Red Bull ha già un lobo del cervello rivolto al 2014: “Penso sia una vera battaglia per tutte le squadre. Noi abbiamo capi reparto Rob Marshall (disegnatore principale), Pietro Prodromou (testa dell’aerodinamica) e Mark Ellis (ingegnere principale. dinamica di veicolo) con due compiti: guardare al 2014 ma anche concentrarsi sul 2013. È un equilibrio difficile ed ogni squadra l’affronterà differentemente: quelle in lizza per il mondiale continueranno a spingere, quelle che non sono in lotta probabilmente cambieranno prima i loro sforzi”.
